SONIA I.G.P. LAZIO BIANCO
Autoctono e territorio sono le parole chiave per la scoperta di questo vino, identità di una determinata zona vitivinicola che prende consapevolezza e conoscenza delle varietà dei propri vitigni. Vino ottenuto da uve Trebbiano raccolte senza l’utilizzo di mezzi meccanici per garantire la qualità del prodotto finale |
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SCHEDA PRODOTTO | |
Zona di Produzione: | Comune di Marta (VT) – il vigneto è situato nell’alta Tuscia viterbese |
Uvaggio: | Trebbiano |
Natura del terreno: | |
Sistema di allevamento: | Guyot |
Impianto: | |
Resa: | |
Vinificazione: | Vendemmia metà di Settembre
Le uve sono raccolte senza l’utilizzo di mezzi meccanici, pigiate con pressatura soffice e fermentate in botti di acciaio a temperatura controllata Maturazione breve in acciaio |
Affinamento: | 2 mesi |
Capacità di invecchiamento: | |
Colore: | Nel bicchiere si presente giallo paglierino |
Profumo: | Intenso di frutta matura a polpa bianca |
Gusto: | Pieno, morbido e giustamente sapido |
Gradazione alcolica: | 12,5% vol |
Temperatura di servizio: | È consigliabile servirlo a una temperatura di 8°/10° C |
Abbinamento gastronomico: | Ottimo come aperitivo e ideale con pesce, carni bianche e formaggi semi stagionati |
Bottiglie prodotte: | |
Denominazione: | I.G.P. LAZIO BIANCO |
L’uva dunque ha radici antichissime e per questo rimane vaga l’origine del nome. Alcuni, rifacendosi a scritti millenari, riferiscono che le uve mature di canaiuola erano gradite persino ai cani. Altri fanno riferimento ai dies caniculares, i giorni più caldi riservati all’invaiatura, cioè al cambio di colore degli acini. Probabilmente merita più credito chi sostiene la derivazione dal fatto che le vigne erano tenute dritte dalle canne, molto abbondanti in terra lacustre.
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